Qual è l’effettivo ritorno dei programmi di benessere per i dipendenti?

  • di Leonard L. Berry, Ann M. Mirabito, William B. Baun


  • Risorse Umane e Organizzazione


I programmi di benessere per i dipendenti vengono considerati spesso un utile benefit aggiuntivo, anziché un imperativo strategico. Ma i dati dicono un’altra cosa, secondo Berry della Texas A&M University, Mirabito della Baylor University, e Baun del MD Anderson Cancer Center. La loro ricerca dimostra che il ROI di programmi esaurienti e ben gestiti di benessere per i dipendenti è altissimo, e in certi casi può arrivare a 6 a 1.Per ottenere dei risultati di questo tipo, i datori di lavoro non possono limitarsi a offrire ai dipendenti qualche tessera per le palestre e ad appiccicare informazioni nutrizionali alle pareti della mensa. I programmi di benessere più riusciti si reggono su sei pilastri principali: coinvolgimento della leadership a tutti livelli; allineamento strategico con l’identità e le aspirazioni dell’azienda; vasta portata e alta rilevanza/qualità; piena accessibilità; partnership interne ed esterne; e comunicazioni efficaci.Aziende di svariati settori – tra cui Johnson & Johnson, Lowe’s, H-E-B, e Healthwise – hanno costruito i programmi di benessere dei loro dipendenti su tutti e sei i pilastri e ne hanno tratto un elevato beneficio sotto forma di minori costi, maggiore produttività e morale più alto. Non sono benefici facili da ottenere, e dei ritorni verificabili non sono mai una certezza. Ma i precedenti ispirano l’emulazione, specie se si guarda ai numeri.Titolo originale: “What’s the Hard Return on Employee Wellness Programs”, HBR, December 2010.

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