Troppe aziende USA basano le decisioni di dove collocare la produzione soprattutto in base a dei ristretti criteri finanziari. Non prendono in considerazione la possibilità che mantenere la manifattura a casa propria possa avere un senso strategico, e non considerano l’impatto che ciò potrebbe avere sulla loro capacità di innovazione. Il risultato è stato l’esodo della produzione industriale dall’America, il che ha indebolito le capacità necessarie perché le imprese nazionali possano continuare a inventare prodotti di alta qualità mantenendo bassi i costi.Uno dei problemi è che è difficile capire quando l’allontanare la produzione dalla Ricerca e Sviluppo generi danni. Secondo Pisano e Shih della Harvard Business School, per riuscire a determinarlo i manager devono esaminare due cose. Prima di tutto la modularità, ovvero quanto il design del prodotto possa essere separato dalla manifattura. Quando la modularità è bassa, la progettazione dei prodotti non può essere specificata chiaramente e le scelte fatte in questa sede influenzano i processi di produzione in modo sottile e difficile da prevedere (e viceversa). In secondo luogo, la maturità del processo produttivo. I processi immaturi sono fertili in termini di innovazione, ma nel tempo le opportunità di crescita diventano incrementali. Visto attraverso la doppia lente del sistema modularitá-maturitá, il rapporto tra manifattura e innovazione cade in quattro quadranti: pura innovazione di prodotto, pura innovazione di processo, innovazione intrinseca al processo e innovazione guidata dal processo. Nei primi due quadranti collocare la progettazione vicino alla produzione non è un fattore critico, mentre separare le due funzioni diventa rischioso nel terzo e quarto quadrante. Questo quadro di riferimento aiuterà i business leader a prendere migliori decisioni per quanto riguarda le forniture e a rinvigorire l’economia basata sull’innovazione dell’America.Titolo originale: Does America Really Need Manufacturing?, HBR, 3.2012.