La recente e prolungata crisi economica ha riproposto la discussione sulla validità dei modelli di leadership e di governo tradizionalmente adottati e impone di domandarsi se questi modelli siano adeguati per fronteggiare il futuro. La questione è com- plessa e va affrontata in modo articolato partendo da viste diverse. Quella del genere delle organizzazioni, una delle tante possibili, è oggetto dell’articolo di Andrea Granelli e Odile Robotti.
Andando oltre la ormai con- clamata opportunità di avere una significativa presenza femminile a tutti i livelli delle organizzazioni e senza cadere nelle prese di posizione ideo- logiche (del tipo “la Lehman Sisters non sarebbe fallita trascinandosi dietro tutto il sistema”), l’articolo propone la tesi che le organizzazioni debbano esse stesse “femmi- nizzarsi” di più e si domanda se per raggiungere l’obiettivo basti una maggiore e più inci- siva presenza femminile o se vi siano anche altre strade che è necessario percorrere.
Ne scaturisce una proposta di definizione dei primi elementi di un nuovo “sistema” di lea- dership capace di unire i due aspetti maschile e femminile superando le contrapposizioni e vedendo le due componenti come necessarie e comple- mentari in un ambiente sano e “high-performing”.
L’articolo è arricchito dai commenti di Patrizia Grieco, Victor Massiah, Klaus-Peter Roehler, Simona Scarpaleggia e Marinella Soldi.