Sebbene i board sostengano di battersi per la diversità, il numero di consiglieri di sesso femminile rimane basso; le donne nel 2012 detenevano solo il 16,6% dei posti nei consigli di amministrazione delle Fortune 500. Per scoprire perché – e avere notizie sulle donne nominate nei consigli e sulle loro esperienze – Groysberg dell’Harvard Business School e la ricercatrice di Comportamento organizzativo Bell si sono uniti a Heidrick & Struggles e WomenCorporateDirectors per condurre delle ricerche annuali sui membri dei consigli. In questo articolo rivelano i risultati della loro inchiesta del 2010 su 294 donne e 104 uomini, che presenta un profilo del tipico consigliere donna, il pensiero degli amministratori sui benefici della diversità tra uomini e donne nei board e le best practice per reclutare e gestire i consiglieri.
Dai dati sono emersi tre temi: (1) Le donne devono essere più qualificate degli uomini per essere considerate per i board. Contrariamente all’opinione popolare, i consiglieri donna mostrano più esperienza operativa e di leadership dei consiglieri uomini. (2) I board non sanno come trarre il meglio dalla diversità. Le donne hanno detto di non essere trattate come membri a pieno titolo del gruppo, mentre gli uomini erano in larga misura ignari del problema. (3) Grandi talenti non bastano per creare un grande consiglio. I board hanno bisogno di processi e culture che incoraggiano l’inclusione tanto quanto la diversità.