Perché le aziende non hanno mai molto da mostrare a fronte dei loro investimenti in Big Data? La ragione principale è che non sono in grado di usare bene i dati già in loro possesso. Non sanno come gestire le informazioni incorporate nei loro sistemi operativi, come analizzarle in modo da migliorare la comprensione dei fenomeni per poi apportare i cambiamenti necessari alla luce di nuove evidenze e nuove prospettive.
Le poche aziende che hanno invece adottato l’evidence-based decision making fanno in modo che tutti i decisori abbiano sotto mano ogni giorno i dati relativi alle prestazioni. Seguono inoltre quattro prassi:
Concordare un’unica fonte di verità. Basarsi su dati di performance provenienti da un’unica fonte consente una visione più precisa e accurata dei costi e della redditività.
Utilizzare le scorecard. Il modo forse più valido per insegnare alle persone come usare i dati per migliorare l’attività dell’azienda è fornire loro i dati relativi alla propria performance.
Gestire esplicitamente le regole di business. Pochi dati possono avere un effetto significativo sulla performance se i manager usano i dati stessi per misurare e migliorare le regole che governano le operazioni di business.
Ricorrere al coaching per migliorare la performance. L’adozione dell’evidence-based decision making costituisce un cambiamento culturale importante. Il personale deve essere aiutato a imparare come basare le proprie decisioni sui dati anziché sul proprio istinto.
Fortunatamente le aziende che effettuano questo passaggio generalmente non tornano indietro e ottengono un miglioramento operativo difficilmente imitabile dai concorrenti.