Dalla crisi del 2008 in poi c’è stato un accordo diffuso sull’esigenza che le aziende quotate creino valore sul lungo termine. Nondimeno, a causa delle pressioni dei mercati finanziari, persiste una dannosa focalizzazione sul breve. Invertire il trend dipende dalla leadership dei principali proprietari delle attività finanziarie, come fondi pensione, società di assicurazione e fondi comuni che dovrebbero agire secondo quattro principi comprovati:
Definire gli obiettivi di lungo termine e la propensione al rischio, e investire di conseguenza. I principali detentori di attività dovrebbero fissare una cornice pluriennale di creazione del valore, decidere quanto accettare una performance inferiore nel breve e allinearvi gli investimenti.
Praticare coinvolgimento e partecipazione attiva. I grandi investitori dovrebbero coltivare relazioni continuative con le aziende in cui investono, collaborando col management all’ottimizzazione di strategie e performance.
Richiedere alle aziende metriche di lungo periodo per migliorare il processo decisionale d’investimento. Invece di concentrarsi sui rapporti finanziari trimestrali, gli investitori dovrebbero cercare di ottenere i dati sullo stato di salute dell’azienda a lungo termine.
Strutturare la governance istituzionale per sostenere un approccio di lungo periodo. Occorrono membri del CdA competenti che guardino agli investimenti di lungo, ai meccanismi e alle politiche per trasformare queste filosofie in azioni.