Le aziende investono grandi quantità di tempo e di denaro per introdurre codici etici, formazione all'etica, programmi di compliance e sistemi interni di controllo. Se queste iniziative funzionassero, sarebbe tutto denaro ben speso, ma sembra invece che i comportamenti non etici siano in aumento. Gli autori fanno notare che anche i dirigenti animati dalle migliori intenzioni potrebbero non essere consapevoli del proprio comportamento poco etico o di quello dei loro dipendenti. A partire da una ricerca allargata sugli errori di attribuzione cognitivi, propongono cinque motivi che spiegherebbero questa cecità e suggeriscono cosa fare per porvi rimedio. Obiettivi mal concepiti potrebbero incoraggiare effettivamente comportamenti negativi. In fase di definizione, provate a ragionare sulle conseguenze involontarie.Una cecità motivata ci fa passare sopra a quei comportamenti poco etici che, se ignorati, potrebbero tornarci utili. Snidate i conflitti di interesse.Una cecità indiretta è quella che ci fa giudicare in modo più leggero i comportamenti poco etici quando vengono attuati da terze parti. Fatevi carico delle implicazioni quando una parte del vostro lavoro viene svolta in modalità outsourcing.La “china scivolosa” affievolisce la nostra consapevolezza quando i comportamenti poco etici si sviluppano in modo graduale. Fate attenzione anche alle infrazioni banali e approfonditele subito.Sopravvalutare i risultati potrebbe portarci ad approvare in qualche modo i comportamenti poco etici. Esaminate i risultati positivi e accertatevi che non siano determinati da tattiche poco etiche.Titolo originale: “Ethical Breakdown”, HBR, April 2011.