Come ogni Sacro Graal che si rispetti, la sostenibilità – intesa come la via più sicura che un'azienda può seguire per arrivare alla performance finanziaria – è sempre sembrata un obiettivo irraggiungibile. Il problema è semplice. È raro che le aziende siano obbligate a pagare il prezzo intero delle operazioni che compiono ai danni del mondo. Dal momento che molti di questi impatti sono difficili da quantificare con precisione (o, perlomeno, da attribuire con equità a singole realtà) i rispettivi costi sono sempre rimasti fuori dalla contabilità delle aziende. Questo significa che, in genere, ai consumatori costa meno acquistare un prodotto che ha avuto un impatto peggiore sull'ambiente rispetto a uno equivalente, ma dall'effetto meno dannoso. Cosa accadrebbe, però, se potessimo arrivare al punto in cui la maglietta che costa meno di tutte è anche quella che produce il danno minore al pianeta e alla società?Sono attualmente in atto tre trend (e ciascuno si sta rafforzando per conto proprio) che convergono per rendere questo obiettivo una realtà: 1) Il valore di molte risorse naturali essenziali per la vita e che sono sempre state considerate senza prezzo cominciano ora a essere quantificate e possono quindi rientrare nei calcoli economici e nella contabilità di ogni singola azienda. 2) Gli investimenti socialmente responsabili hanno oltrepassato la soglia del vaglio negativo e sono andati a formare una disciplina che genera slancio positivo verso il cambiamento. 3) I vari settori stanno convergendo verso indici standard di misurazione della sostenibilità dei prodotti e cercano di migliorare la loro intera catena del valore.Yvon Chouinard e Rick Ridgeway di Patagonia si sono uniti al consulente per la sostenibilità Jib Ellison, per spiegare questi trend e il modo in cui il loro convergere sta aprendo la via a una nuova era nel campo della sostenibilità. Secondo gli autori, i progressi che vengono compiuti in una determinata area stimolano il progresso nelle altre, al punto tale che l'allineamento a lungo ricercato fra prosperità aziendale e bene del pianeta sembra non solo possibile, ma inevitabile. Titolo originale, The Sustainable Economy, Ottobre 2011.