«Per il resto del mondo l’Italia è un vero e proprio enigma – ha detto Philip Kotler, il più noto tra gli esperti di marketing – perché è l’unico sistema Paese nel quale si riesce a generare valore nonostante la situazione di assoluto caos». In altre parole, per gli stranieri siamo un po’ come quegli insetti che all’apparenza sembrerebbero del tutto inadatti al volo mentre invece si librano nell’aria senza difficoltà, e solo gli entomologi sanno spiegarcene il motivo. In effetti, al di là della percezione che si ha di noi all’estero, capire il modo in cui gli italiani affrontano la vita lavorativa e gli affari non è facile, anche perché a differenza di altre culture che sono state spesso oggetto di studio, per quanto ci riguarda non esistono “manuali d’istruzione”. E questo è un problema, perché se i potenziali partner economici non comprendono il nostro comportamento, e se noi non sappiamo spiegare agli altri come siamo fatti, il rischio di fallimenti e delusioni nelle trattative commerciali è molto alto. Cercando, quindi, di arrivare a una sintesi che fosse chiara e convincente, Pratesi è arrivato a selezionare quelle “otto caratteristiche” che, in un certo senso, rendono gli italiani simili ai cellulari e che è bene che gli stranieri conoscano prima di avviare un business con noi.