Perché accade che le start-up spesso crescano diventando delle multinazionali, mentre nuove ed efficienti società non profit raramente raggiungono la scala nazionale? Questo perché, dicono Kaplan e Grossman della Harvard Business School, i meccanismi e le istituzioni che canalizzano il denaro e le informazioni tra i donatori e le società non profit sono sottosviluppati. Essi non forniscono dati affidabili sulle performance e non attribuiscono alle organizzazioni la responsabilità di produrre risultati. Così, le inefficienti società non profit inghiottiscono dollari che altre più efficienti potrebbero utilizzare per obiettivi di maggiore utilità.La buona notizia è che il vento inizia a cambiare: una nuova generazione di fondazioni di beneficenza e di intermediari sta misurando l'impatto delle donazioni, concentrandosi sulle non profit più performanti. Prendendo spunto dai fondi comuni di investimento e dalle società di venture capital del settore privato, i nuovi intermediari conducono ampie due diligence sul non profit e pretendono dati concreti sui risultati raggiunti. Un piccolo gruppo di pionieri fornisce un costante sostegno, aiutando i beneficiari a sviluppare piani d'azione, dettagliati schemi per misurare l'impatto e consulenza strategica. Se pratiche come queste inizieranno a diffondersi, potremmo presto vedere un mercato dei capitali sociale che offre rendimenti reali sui fondi elargiti.