Nessuno è più in condizione di rendere prontamente operativo il nuovo CEO del suo predecessore, le cui indicazioni e la cui esperienza sono estremamente preziose durante la fase di transizione, e anche dopo. Il leader in uscita può fornire informazioni sulle aspettative dei dipendenti-chiave; sulle opportunità da sfruttare nel breve termine; su come il board e altri soggetti percepiscono la reputazione o la personalità del nuovo arrivato; sui punti di forza e di debolezza degli alleati interni e dei partner esterni; sulle seconde linee dell’organizzazione; e sull’approccio che deriva da un’esperienza ben meditata.Le aziende e i loro azionisti non vogliono che un capitale intellettuale di questa portata vada in fumo, ed è per questo che quasi tutte le multinazionali inseriscono nel pacchetto di uscita del numero uno un contratto di consulenza molto ben pagato. Ciò nonostante, è piuttosto raro che si tengano dei dialoghi aperti e approfonditi tra i CEO in entrata e i CEO in uscita.Friel, ex presidente e CEO della Heidrick & Struggles, e Duboff, CEO e co-fondatore della HawkPartners, hanno effettuato numerose interviste con persone che hanno vissuto almeno una transizione al ruolo di CEO, per capire perché quei dialoghi non avvengono regolarmente, e come sfruttare nel migliore dei modi le conoscenze di un leader in uscita. I due autori delineano molto chiaramente le azioni che le aziende possono intraprendere, come ad esempio collegare una liquidazione d’oro alla trasmissione di conoscenze, facendo organizzare le riunioni alla funzione risorse umane per prevenire ogni possibile imbarazzo, e creare un ordine del giorno completo. E consigliano ai due executive di incontrarsi su un piano di parità, condividere il «piano per i primi novanta giorni» e parlare coerentemente del passato e del futuro, con i media e con gli stakeholder.Gran parte delle conoscenze in possesso del CEO in uscita andranno perse se non si fa uno sforzo consapevole per tramandarle al successore. Poiché la «durata media» dei CEO tende a ridursi, è sempre più imperativo che partano con il piede giusto.(Titolo originale: The Last Act of a Great CEO, HBR, January 2009)