La teoria economica tradizionale assume che gli esseri umani siano capaci di prendere decisioni razionali e che mercati e istituzioni siano, nell’insieme, in grado di auto-regolarsi in modo soddisfacente. Ma la crisi economica globale, sostiene Ariely, ha frantumato questi due articoli di fede e ci ha forzato a riconsiderare le nostre false credenze su come i mercati, le aziende e le persone operano. Perciò, dove andranno ora a parare i manager che sono stati educati alla razionalità dei comportamenti, ma che nei fatti hanno operato in modo caotico e spesso imprevedibile?In questo stimolante articolo, l’autore – professore di economia comportamentale alla Duke University – mostra come la disciplina emergente dell’economia comportamentale possa aiutare le imprese a difendersi meglio dalla stupidità e dagli sprechi. Le aziende più accorte potranno sviluppare delle capacità di gestire in termini di economia comportamentale assumendo esperti qualificati orientati alla sperimentazione e conducendo piccoli tentativi che si rinforzino a vicenda, andando a scoprire una prospettiva radicalmente differente di come le persone prendono le decisioni. La vendetta e l’inganno sono solo due delle condotte irrazionali che le aziende scopriranno al fondo delle azioni dei loro dipendenti e del loro clienti.Una volta che la comprensione dell’irrazionalità sarà incorporata nel tessuto dell’organizzazione, un approccio di economia comportamentale potrà essere applicato virtualmente a ogni area di business, dalla governance alle relazioni con i dipendenti, dal marketing al customer service.Titolo originale: The End of Rational Economics, HBR, July-August 2009.