Il nuovo garage aziendale

La rivoluzione innovativa favorita dai venture capitalist un decennio fa ha creato le condizioni in cui la scala dell’attività abilita le grandi aziende a passare dal tenere imbrigliata l’innovazione a scatenarla. Tre tendenze stanno dietro a questo passaggio: (1) la facilità di fare innovazione e i suoi costi decrescenti fanno sì che oggi le start-up fronteggino le stesse pressioni di breve termine che vincolavano l’innovazione nelle grandi aziende; (2) prendendo esempio dalle strategie delle start-up, le grandi aziende stanno adottando l’innovazione aperta e stanno integrando i comportamenti imprenditoriali con le loro capacità esistenti; (3) l’innovazione comporta sempre più la creazione di modelli di business che sfruttano gli specifici punti di forza di una grande azienda. In questo contesto, le persone imprenditive, che l’autore chiama “catalizzatori”, lavorano con le risorse, la scala e la crescente agilità delle aziende per sviluppare soluzioni adatte alle sfide globali. L’articolo riporta le storie di quattro di questi catalizzatori: Keyne Monson di Medtronic ha determinato la creazione di un programma chiamato “Cuore sano per tutti” che cerca di portare la tecnologia dei pacemaker a centinaia di migliaia di indiani che ne hanno disperato bisogno. Yuri Jain di Unilever ha cercato e trovato una soluzione modulare per purificare l’acqua potabile – Pureit, un sistema portatile che fornisce acqua pulita a solo mezzo cent per litro. Nick Muskoyka di Syngenta ha immaginato un programma chiamato Uwezo (in swahili significa “capacità”) che usa il modello distributivo a sacchetti per fornire ai piccoli agricoltori pacchetti precalcolati e a prezzi accessibili di prodotti chimici per proteggere i raccolti. Colin Harrison di IBM è stato decisivo nello sviluppo del programma Smarter Cities dell’azienda, che offre in un’unica formula infrastrutture tecnologiche e servizi correlati per aiutare le città a risparmiare denaro e migliorare la vita.