Oggi, tuttavia, rimane prevalentemente concentrata sui suoi brand fondamentali – Prada e Miu Miu – e sui mercati emergenti. La sola Cina pesa oggi per il 22% del fatturato. Nel frattempo, Prada ha prosperato mantenendo la propria indipendenza in un settore sempre più dominato da conglomerate del lusso. Secondo Bertelli, è merito della cultura organizzativa se Prada ha potuto sopravvivere e avere successo in mezzo a tutte le circonvoluzioni del mercato globale della moda. Malgrado i cambiamenti e le sfide che l’azienda ha fronteggiato, i principi e i valori essenziali che guidano le decisioni dei manager e ne determinano le comunicazioni reciproche e con gli stakeholder sono rimasti ammirevolmente gli stessi. L’autore mette in luce i sei principi di Prada: controllo tramite trasparenza; vai dove c’è il rischio; dai rispetto per ottenere performance; vendi solo ciò che hai disegnato; cura i dettagli in modo ossessivo; e affida ai giovani manager responsabilità effettive. Bertelli si descrive come “un grande sostenitore dei giovani”, specie quelli che fanno esperienza nel mondo. Oggi questo significa Africa, che a suo parere sarà un mercato enorme in 10 o 15 anni.