Perché vengono licenziate le persone sbagliate – e come impedirlo

di Peter Bregman  |  Sabato, 01 Maggio 2010

Lisa (i nomi sono stati modificati) aveva una posizione di livello intermedio nella Gestione del Personale presso un’importante banca, e aveva ricevuto ogni anno per cinque anni giudizi stellari sulle sue prestazioni lavorative. Coscienziosa, consegnava i progetti in tempo e comunicava in modo chiaro con il suo manager. Responsabile, organizzava il suo lavoro in modo tale che se era malata o in vacanza, altri avrebbero saputo come rispondere alle richieste o ai problemi che saltavano fuori.Alcuni mesi fa, Lisa ha perso il suo posto di lavoro.Ecco la spiegazione: non è stata licenziata malgrado il suo eccellente standard lavorativo. E’ stata licenziata a causa di esso.Per capirlo, andiamo indietro di un anno, a quando il governo degli Stati Uniti salvò l’AIG dal tracollo. "E’ troppo grande per fallire," ci dissero. La ricaduta potrebbe raggiungere ogni angolo e interstizio della nostra economia. Le ripercussioni potrebbero essere avvertite in tutto il mondo. Il fallimento non era un'opzione praticabile. Così abbiamo pompato miliardi di dollari nella sopravvivenza dell’azienda.D'altro canto, quando Lehman stava barcollando sull’orlo del collasso, il governo decise che la società era abbastanza piccola da far prendere in considerazione l’opzione del fallimento e che, date le alternative, quella era l’opzione migliore disponibile. E così Lehman fallì. E la nostra economia partì in caduta libera. Oops.L’errore del governo è stato giudicare la Lehman in base alle sue dimensioni. Pensavano che il crollo di Lehman sarebbe stato contenuto, che avrebbe colpito solo Lehman e poche altre società. Ma si erano sbagliati.Perché è non mai stata una questione di dimensione. AIG e Lehman non erano troppo grandi per fallire. Erano troppo complesse per fallire.Il loro business era troppo complicato. Un numero incalcolabile di piccoli accordi e affari che nessuno — inclusi i dirigenti e i manager delle due società — comprendevano pienamente. Avevano sbriciolato enormi fette del loro business in innumerevoli esigue porzioni e poi le avevano sparse in giro a milioni di persone. Non era possibile tenere traccia del business.Questo fatto ha generato un Nodo Gordiano. La leggenda vuole che Gordio, re dell’omonima città di Gordio, avesse intrecciato un nodo così intricato che nessuno era in grado di scioglierlo. Non c'erano estremità visibili. E’ rimasto così per secoli.Quale lezione traiamo da tutto questo? Quanto più è difficile sbrogliare e districare il tuo lavoro, tanto più è pericoloso e imprevedibile lasciarti fallire. Il rovescio della medaglia è che quanto più è facile sgarbugliare il tuo lavoro — capire il tuo lavoro, come lo stai svolgendo, e chi sono quelli con cui ti rapporti mentre lo svolgi — tanto più è sicuro tagliarti via.E questo ci riporta a Lisa. Ho parlato con il manager di Lisa, Sam, a proposito dei motivi del suo licenziamento. Anche Sam era turbato e preoccupato della cosa; la decisione era stata presa a un livello più alto dell'organizzazione."Onestamente?" Sam mi ha detto "Lisa è stata licenziata perché licenziarla era sicuro. Sapevamo quello che stava facendo, con chi lavorava, e di cosa era responsabile. Il suo lavoro era sotto controllo. Ne capivamo l'impatto. Ci sono altri dipendenti che sono meno efficaci, meno produttivi, meno bravi, ma non possiamo licenziarli perché non sappiamo interamente che cosa facciano, e quali conseguenze potrebbe avere il loro licenziamento".In altre parole Lisa era chiara, coscienziosa e sufficientemente controllata)per fallire. E così è stata licenziata. Altri dipendenti, magari quelli più sconsiderati e spericolati, il cui lavoro era meno chiaro e più confuso — gli equivalenti individuali di AIG o Lehman — ponevano più di un rischio. Così, i loro posti di lavoro erano al sicuro.Quando viene licenziata la persona sbagliata, il danno è per tutti quelli coinvolti -- la persona e la società in cui lavora. Ci sono due modi, uno migliore e un modo peggiore, per risolvere questo problema. Vediamo prima il modo peggiore: se siete dipendenti e desiderate proteggere la vostra posizione, potete fare due cose:1.     Eccellere. Più siete efficaci nel rispettare gli obiettivi e meno probabile sarà che vi lascino andare. I datori di lavoro apprezzano la produttività.2.     Essere confusionari. Più raggiungete i vostri obiettivi in modo ambiguo e confuso e più difficile sarà licenziarvi. I datori di lavoro temono l'incertezza.Ci sono due problemi con questo atteggiamento. Uno, potrebbe ritorcersi contro di voi. Essere troppo opachi potrebbe costarvi il posto di lavoro, soprattutto se non siete davvero eccellenti come credete. E due, mentre questa strategia potrebbe esservi d’aiuto come individui, danneggia però l’azienda, cosa che, alla fine, sarà un male per voi come individui.Ci siamo ritrovati in questo caos economico in parte perché i nostri dirigenti non hanno capito quello che stava succedendo nelle loro aziende. Mentre stringere un nodo Gordiano può anche aiutare gli individui a conservare il loro posto di lavoro, scioglierlo aiuterà le imprese a sopravvivere. E’ questa la sfida cruciale che l’industria deve affrontare oggi.Ed ecco qui il modo migliore —un modo che aiuta tutti quanti. Non lasciate che ogni vostro dipendente sia un nodo gordiano. I dirigenti e i manager non possono permettersi il mistero. Hanno bisogno di sapere cosa fa ciascuno in azienda. E non solo i risultati, ma anche i comportamenti.Mettete per iscritto le descrizioni dei ruoli aziendali (o fate in modo che ciascuno si scriva la propria); garantitevi che ogni impiegato abbia un piano di transizione con un sistema chiaro, organizzato, standardizzato di gestione delle informazioni; e, soprattutto, comunicate. Non sto suggerendo di controllare tutto quello che i dipendenti fanno — cosa che sarebbe micro-gestione — sto suggerendo di sapere che cosa fanno.Quando una società licenzia la persona sbagliata, è molto più che semplicemente una cattiva decisione. È un’ingiustizia. E, con un po' di lavoro, si può prevenire.C'è una bella storia raccontata da Isaac Luria, un mistico Ebraico del XVI secolo. Secondo Luria, Dio mise la luce divina in un certo numero di recipienti speciali da utilizzare per la creazione del mondo. Ma la luce di Dio era troppo grande per essere contenuta e i recipienti furono distrutti, disperdendo frammenti di luce in tutto l’universo. È nostro compito riparare il mondo, raccogliendo la luce dispersa. Si tratta di un lavoro che deve essere trasmesso da una generazione alla successiva; un lavoro che non avrà mai una conclusione.Mentre ci facciamo strada attraverso le complessità del compito di riparare le nostre aziende, un lavoro che potrebbe richiedere diverse generazioni, cerchiamo di imparare a costruire recipienti più resistenti per contenere la luce. In questo modo, anche se dovessero esplodere, almeno raccogliere i pezzi sparsi in giro sarà un compito più facile.

Peter Bregman
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