L’arte di dare ottimi consigli Intervista a Bruce Wasserstein

Pochi deal maker operano da tanto tempo, e un livello tanto alto, come Bruce Wasserstein, presidente e CEO della società di consulenza finanziaria e di asset management Lazard. In questa intervista, due redattori di HBR cercano di capire come crea valore nel triplice ruolo di manager, intermediario e consulente dei CEO. Wasserstein, che si occupa di fusioni e acquisizioni da più di trent’anni, spiega come attrarre e trattenere i collaboratori di talento, costruire e mantenere un business imperniato sulle conoscenze, valutare settori e aziende, e aiutare i CEO a liberare valore. Alla base del suo approccio c’è una straordinaria capacità di analizzare le premesse su cui si fonda la strategia,per capire se un piano o un accordo di integrazione o di fusione “ha senso”. Per valutare la razionalità di una fusione, bisogna capire il contesto generale: dove sta andando il settore? Quali fattori esterni lo condizioneranno? Questa sensibilità strategica informa tutte le mosse di Wasserstein, e ha prodotto ottimi risultati. Nella sua carriera ha contribuito alla conclusione di oltre mille fusioni, per un valore complessivo di centinaia di miliardi di dollari. Il suo acume, la sua creatività e la sua tenacia gli consentono di scomporre i problemi più complessi e di escogitare soluzioni innovative. Nell’era della specializzazione, sa quanto sia importante collegare i puntini: quando progetta e realizza le fusioni, attinge alle conoscenze e alle competenze di generalisti creativi e di specialisti settoriali e territoriali. Wasserstein ha studiato economia aziendale e giurisprudenza ad Harvard e alla Cambridge University, ha diretto la divisione M&A della First Boston, ha co-fondato la banca di investimenti Wasserstein-Perella Group ed è quindi andato a dirigere la Lazard, che nel 2005 si è quotata in borsa dopo un secolo e mezzo di proprietà familiare. Nel 2007 ha ottenuto il Great Negotiator Award della Harvard Law School.