La maggior parte dei manager sono convinti che un’esecuzione impeccabile – la produzione e la consegna/erogazione efficiente, tempestiva e coerente di beni e servizi – sia la strada più sicura per ottenere la soddisfazione dei clienti e dei risultati finanziari positivi. Ma nell’economia della conoscenza questo è un mito, afferma la Edmonson, una docente della Harvard Business School. E cita il caso della General Motors, che è rimasta ancorata per anni a una competenza consolidata basata sui controlli centralizzati e sull’efficienza operativa. Ma ha perso continuamente terreno, contabilizzando nel 2007 una perdita record di 38,7 miliardi di dollari. Questo modello di esecuzione come efficienza produce dei dipendenti estremamente riluttanti ad avanzare idee o a esprimere apertamente dubbi e preoccupazioni. Puntando unicamente sulla perfetta esecuzione fin dalla prima volta, queste organizzazioni non sono in grado di assumersi i rischi necessari per migliorare ed evolversi.Per contro, le aziende che enfatizzano quella che la Edmonson definisce esecuzione come apprendimento si concentrano non tanto su come si dovrebbe eseguire un processo, quanto su come si dovrebbe evolvere. Fin dal 1980 la General Electric, per esempio, ha continuato a reinventarsi in tutti i campi, dall’energia eolica alla diagnostica medica; e nel 2007 ha dichiarato un profitto di 22,5 miliardi di dollari.Le organizzazioni che promuovono l’esecuzione come apprendimento assicurano ai dipendenti una sicurezza psicologica. Nessuno viene penalizzato per aver chiesto aiuto o per aver commesso un errore. Queste aziende utilizzano anche quattro diversi approcci all’operatività quotidiana: usano le migliori conoscenze disponibili (che si considerano un bersaglio mobile, nel senso che sono in continuo divenire) per orientare la progettazione delle direttive specifiche di processo. Incoraggiano la collaborazione dei dipendenti, mettendo a disposizione le informazioni dove e quando sono richieste. Raccolgono sistematicamente i dati relativi ai processi per scoprire come si svolge effettivamente il lavoro. Infine, analizzano questi dati nel tentativo di trovare soluzioni per migliorare l’esecuzione. Nel loro insieme, queste pratiche formano la base di una infrastruttura di apprendimento che integra l’apprendimento continuo nell’operatività. (Titolo originale: The Competitive Imperative of Learning, HBR July-August 2008)