Quando progettano un’alleanza strategica, le aziende devono porsi obiettivi definiti e misurabili: che essi riguardino l’espansione di mercato, il rafforzamento delle competenze o della competitività attraverso il consolidamento, le partnership devono tenere conto delle condizioni del mercato e delle maggiori sfide per il settore in cui operano le aziende coinvolte. I partner possono dunque dare vita ad alleanze definite orizzontali, verticali o adiacenti, a seconda degli elementi condivisi lungo le fasi principali della catena del valore. Inoltre, gli accordi di partnership possono essere più o meno stretti, vincolanti e duraturi: l’analisi A.T. Kearney su 200 alleanze in tutta Europa ha messo in evidenza cinque modelli progressivi, dai “cluster”(raggruppamenti di aziende che condividono un set minimo di competenze) alle Joint Venture (tipiche oggi quelle nel settore automotive, per esempio). La scelta dipende dal Valore Totale della Partnerhip, da calcolare includendo dati quantitativi ma anche qualitativi. Una volta deciso perché, con chi e come allearsi, occorre seguire il progetto lungo tutto il ciclo di vita: avvio ed esecuzione sono fondamentali per il successo dell’alleanza. Dallo studio di A.T. Kearney, gli errori da evitare e le regole da seguire.