Si pensa spesso che le economie emergenti abbiamo poco rispetto per l’ambiente. La percezione è che si preoccupino più di combattere la povertà che di proteggere il pianeta. Ma quando il Boston Consulting Group e il World Economic Forum sono andati a cercare le migliori best practice ambientali nel mondo in via di sviluppo, hanno scoperto molte imprese visionarie che contrastano con gli stereotipi. Queste organizzazioni mostrano che in mercati dove l’esaurimento delle risorse è maggiormente sentito, gli sforzi di conservazione possono essere fonte di innovazione e di nuovo vantaggio competitivo.
Alcune di queste imprese perseguono la sostenibilità in modo pragmatico, altre per idealismo. Ma hanno tutte generato tassi di crescita e di profitto spesso molto sopra la media. Lo hanno fatto seguendo uno o più di questi tre approcci generali: 1. assumendo una visione di lungo termine e investendo in metodologie operative sostenibili inizialmente più costose, che alla fine hanno determinato costi molto più bassi e rese più alte; 2. Facendo piccoli aggiustamenti che generano grandi risparmi, che a loro volta finanziano l’acquisto di tecnologie avanzate; 3. estendendo i loro sforzi di sostenibilità alle operazioni dei loro clienti e fornitori, disegnando anche nuovi modelli di business.
Insieme, queste aziende dimostrano che non ci deve per forza essere un conflitto tra sostenibilità e risultati finanziari. Piuttosto, la ricerca della sostenibilità può portare a reinvenzioni utili per tutti.