La grande bugia della pianificazione strategica

  • di Roger L. Martin


  • Strategia e Concorrenza


L’elaborazione della strategia forza i manager a immaginarsi un futuro che possono solo ipotizzare. Non sorprende, dunque, che cerchino di facilitarsi il compito preparando un piano dettagliato perché l’azienda raggiunga i suoi obiettivi. ma una buona strategia non discende da ricerche e modellizzazioni illimitate. È il risultato di un semplice processo di riflessione su come realizzare un obiettivo qualora realistico. Sentirsi scomodi fa parte del processo. Se ci si sente troppo comodi si sta probabilmente cadendo in una delle trappole seguenti.

Pianificazione strategica. Si può argomentare che la pianificazione porti a budget migliori, ma non va confusa con la strategia.

Pensiero basato sui costi. I costi si prestano ammirevolmente alla pianificazione., perché l’azienda li controlla. Ma quanto ai ricavi, questo spetta ai clienti. La pianificazione non può far comparire magicamente i ricavi.

Schema strategico auto-referenziale. Anche i manager che evitano le prime due trappole possono finire con l’utilizzare uno schema che li porta a concepire una strategia interamente nel perimetro di controllo dell’azienda. 

Un’azienda può evitare queste trappole concentrandosi sui clienti, comprendendo che la strategia su basa su una scommessa e articolando la logica che sta dietro alle scelte strategiche.

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