I dirigenti più alti in grado hanno scoperto grazie a una dura esperienza che avere successo al loro livello è una questione di quanto attentamente sono in grado di combinare lavoro e vita personale in modo da non perdere se stessi, i loro cari o la loro presa sulla carriera.Per apprendere come questi manager riconciliano le loro vite personali e professionali, gli autori hanno realizzato in 5 anni quasi 4.000 interviste con manager in tutto il mondo e un sondaggio con 82 dirigenti in un corso della Harvard Business School. Le storie e i consigli di questi leader riflettono cinque temi principali: definire cosa significa per se stessi avere successo; gestire la tecnologia; costruire reti di supporto sul lavoro e a casa; viaggiare e trasferirsi in modo selettivo; e collaborare con il proprio partner.
Dai dati del sondaggio sono emerse alcune interessanti differenze relative al genere. Per esempio, gli uomini pensano tuttora alle loro responsabilità familiari in termini di “portare a casa il pane”, mentre le donne spesso vedono il loro come un modello di ruolo per i figli. I dirigenti maschi tendono a elogiare il partner per il suo contributo positivo alla loro carriera, mentre le donne per il fatto che il partner non interferisce. Ambedue i sessi considerano le tensioni vita-lavoro soprattutto un problema femminile e la maggioranza ritiene che non si possa competere sul mercato globale conducendo una “vita equilibrata”. Cosi, dicono gli autori, focalizzarsi è il primo obiettivo.
