Perchè la Cina non riesce a innovare

  • di Regina M. Abrami, William C. Kirby e F. Warren McFarlan


  • Globalizzazione/Imprese globali


La Cina non manca di imprenditori, domanda di mercato o ricchezza, ma il Paese può riuscire nel suo tentativo di diventare il leader mondiale dell’innovazione?  Per quasi 40 anni il Governo ha preso le decisioni relative ai programmi di ricerca e alle zone hi-tech, incoraggiando le aziende cinesi a incrementare la loro capacità di innovazione e aiutando le università a migliorare. Di recente ha dichiarato l’intenzione di trasformare la Cina in una “società innovativa” per il 2020 e nel leader mondiale di scienza e tecnologia per il 2050.

Ma contro le intenzioni e le risorse del Governo agiscono alcune correnti molto forti. I rappresentanti del Partito Comunista devono essere presenti in tutte le aziende con oltre 50 dipendenti, requisito che ne limita le capacità di essere competitive e imprenditive. E molte società cinesi hanno scoperto che i ritorni per innovazioni incrementali sono così grandi che l’incentivo a perseguire innovazioni radicali resta piuttosto contenuto.

Certamente la Cina ha mostrato un potenziale per l’innovazione e ha la capacità di fare di più. Ma lo Stato avrà la saggezza di alleggerire il suo peso?

 

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