Come non tagliare i costi delle cure sanitarie

  • di Robert S. Kaplan e Derek A. Haas


  • Economia e Società


I fornitori di cure sanitarie nella maggior parte dei Paesi stanno cercando di dare risposta alle formidabili pressioni rivolte alla riduzione dei costi. Ma l'evidenza suggerisce che molti dei loro tentativi siano controproducenti e finiscano con l'aumentare i costi, talvolta abbassando la qualità delle cure.

Kaplan e Haas hanno raggiunto tale conclusione dopo aver condotto ricerche sul campo con oltre 50 strutture sanitarie. Gli amministratori che puntano a fare i tagli lavorano tipicamente sulle categorie di spesa più ovvie del loro bilancio, il che sembra produrre risultati immediati, ma in realtà non riflette il mix ottimale di risorse necessarie per fornire le cure migliori in modo efficiente.

Gli autori descrivono 5 errori comuni: (1) ridurre gli staff di supporto, abbassando così la produttività dei medici; (2) sottoinvestire negli spazi e nelle attrezzature, che di fatto hanno una magnitudine di costo ben inferiore a quella del personale che viene miopemente privato di ciò che ne può aumentare la produttività; (3) concentrarsi riduttivamente sui prezzi d'acquisto e trascurare di esaminare come nei fatti i medici usano le risorse; (4) massimizzare la produttività nel trattamento dei pazienti invece che consentire ai medici di aumentare la produttività usando più risorse per i pazienti; (5) evitare di fare i benchmark e standardizzare.

Gli amministratori, in collaborazione coi medici, dovrebbero esaminare tutti i costi delle cure per scoprire le molteplici opportunità per migliorare i processi in modi capaci di ridurre i costi totali fornendo cure migliori.

 

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