Team globali che funzionano

  • di Tsedal Neeley


  • Leadership


Oggi molte aziende si affidano in tutto il mondo a personale locale, valorizzandone diversità ed esperienza specifica per ottenere un vantaggio competitivo. Tuttavia i gruppi di lavoro  geograficamente dispersi devono affrontare una grande sfida: la distanza fisica e le differenze culturali possono creare una distanza sociale o una carenza di contatto emotivo che possono a loro volta causare incomprensioni e sfiducia.

Per sostenere i leader globali in una gestione efficace l’autrice presenta il suo schema SPLIT mirato a ridurre la distanza sociale. Come rivela l’acronimo, cinque ne sono i componenti:

 Struttura. Se il team è formato da gruppi che hanno visioni diverse dei reciproci rapporti di potere, il leader deve contattare spesso i più lontani e sottolineare l’unità della squadra.

 Processo. Il processo di gestione delle riunioni deve permettere interazioni informali che creano empatia.

 Lingua. Tutti devono essere autorizzati a prendere la parola, indipendentemente dalla padronanza che hanno della lingua.

 Identità. I membri de team devono essere attivi nell’apprendere e insegnare gli aspetti culturali  che permettono di comprendere le reciproche identità e di evitare i malintesi.

 Tecnologia. Quando scelgono tra videoconferenza, email o altre modalità di comunicazione, i leader devono chiedersi se una conversazione in tempo reale è desiderabile, se il loro messaggio ha bisogno di essere rinforzato e se stanno scegliendo la tecnologia che vogliono sia utilizzata dagli altri.

 

Titolo originale: "Global Teams That Work", HBR, September 2015. 

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