Nuovi modelli di business per i mercati emergenti

  • di Matthew Eyring, Mark Johnson, Hari Nair


  • Globalizzazione/Imprese globali


Molte multinazionali occidentali si aspettano di realizzare gran parte della loro crescita futura nelle economie emergenti. Hanno, però, spesso faticato a sfruttare questa opportunità, tagliando i costi di continuo e accettando margini di profitto prossimi allo zero. Il problema, sostengono gli autori di questo articolo (della società di consulenza sull'innovazione Innosight), non è che queste aziende non riescano a introdurre proposte praticabili, quanto il fatto che trasferire semplicemente i propri modelli di business nazionali nei nuovi mercati non funziona. Queste aziende devono ideare modelli nuovi e lo possono fare identificando attività importanti che i consumatori non riescono a effettuare da soli, svolgendole per loro con profitto e a un prezzo che il consumatore sia disposto a pagare, implementando e sviluppando con attenzione il modello attraverso un'opera continua di messa in discussione dei presupposti e apportando migliorie continue. Gli autori hanno accumulato una rilevante esperienza investendo, agendo da incubatori ed effettuando consulenza in aziende che hanno saputo creare venti nuovi modelli di business nei mercati in via di sviluppo e, basandosi su tale esperienza, descrivono la grande domanda potenziale rappresentata dal mercato “di fascia media” delle economie emergenti, ovvero quei milioni di persone che hanno la voglia e i mezzi per pagare beni e servizi, come il frigorifero, la lavatrice o il trasferimento di denaro, che le aiuteranno in modo più efficace rispetto alle offerte già disponibili sul mercato.Titolo originale: “New Business Models in Emerging Markets”, HBR, January-February 2011.

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