La nuova psicologia della leadership strategica

  • di Giovanni Gavetti


  • Leadership


Di solito, le società che operano in un determinato settore si raccolgono attorno a poche posizioni strategiche e la competizione accesa che anima queste “vette” occupate rende difficile alle aziende ottenere ritorni interessanti. Le opportunità migliori si trovano sulle vette libere. Eppure, proprio perché queste opportunità sono “cognitivamente distanti” (nel senso che sono lontane dallo status quo) gli strateghi hanno difficoltà a riconoscerle e ad agire in base ad esse. La concorrenza è, pertanto, debole.Alla maggior parte dei manager, quando vuole identificare nuove opportunità, si insegna ad analizzare le forze economiche in campo, ma di solito questo approccio non porta alla luce quel genere di idee in grado di rovesciare lo stato vigente. Una ricerca recente sulla conoscenza umana suggerisce che i leader farebbero meglio a usare il pensiero associativo per identificare, agire e legittimare le opportunità remote. Dovrebbero imparare a operare analogie con aziende di altri settori, per esempio. Charles Merrill ha lanciato un'azienda di enorme successo quando ha reimmaginato il sistema banca come un “supermercato della finanza”.Questo articolo approfondisce alcuni modi per iniziare a pensare in modo associativo e per portare con sé in questo viaggio i propri stakeholder. Titolo originale The New Psychology of Strategic Leadership, Luglio-Agosto 2011

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