Un modello di successo per la piccola impresa

  • di Elena Cedrola


  • Strategia e Concorrenza


Le analisi di settore mettono in evidenza, con preoccupazione, la situazione poco rosea di numerosi settori tipici dell’imprenditoria italiana. Tra di essi va sicuramente annoverato quello della calzatura, in cui la concorrenza agguerrita dei player asiatici e dei Paesi dell’est europeo ha determinato una sensibile riduzione delle esportazioni di calzature italiane, sia per quota che a valore. Appare sempre più necessario un «giro di boa» imprenditoriale per esemplificare il quale l’autrice presenta il caso della Manas S.p.A., azienda calzaturiera marchigiana, che ha già da tempo intrapreso questo percorso.Si tratta di un giro di boa che, anzitutto, recepisce le «ricette d’impresa» suggerite da quegli studiosi nazionali e stranieri che propugnano le virtù degli approcci relazionali d’impresa. Nel contempo, fa proprie le più recenti raccomandazioni degli esperti di strategia d’impresa che sostengono, per il rilancio dei distretti industriali, la creazione di governances distrettuali che guidino le imprese del distretto e l’incremento degli investimenti in intangibile assets. Ricerca e innovazione, design, ma anche branding e identità di marca, marketing e servizi rivolti a tutta la filiera produttiva e distributiva, oltre che al cliente finale.La prima direttrice strategica di Manas ha previsto un’evoluzione dell’azienda attraverso le competenze e le pratiche di business più tradizionali, ormai diffuse tra le imprese di maggiori dimensioni. La seconda, decisamente più innovativa, ha contemplato un contestuale allargamento degli orizzonti spaziali dell’impresa. Il modello di azienda allargata applicato in Manas prevede un incremento della propria capacità di business non più attraverso percorsi di crescita dimensionale di tipo proprietario, bensì tramite la creazione di una rete di imprese nazionali e transnazionali.Un tema importante per il funzionamento di tale modello è dato dalla valorizzazione e dalla crescita delle risorse, sia interne all’azienda che appartenenti al sistema territoriale (distretto nel distretto) in cui l’impresa è inserita.L’autore dell’articolo individua poi nei valori del manager l’ingrediente finale per il funzionamento dell’azienda allargata. Solo un imprenditore che dichiari apertamente, anche coi fatti, la passione per le persone e per il territorio inteso come collettore di valori, può essere portatore di quell’elemento vincente che porti a compimento la costruzione di un nuovo modello d’impresa.

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