Perché i buoni posti di lavoro fanno bene ai profitti

  • di Zeynep Ton


  • Marketing e Vendite


Troppi responsabili di catene commerciali ritengono di dover offrire cattivi lavori per mantenere bassi i prezzi. Il risultato è che quasi un quinto dei lavoratori americani subisce paghe basse, scarsi benefit, turni di lavoro che cambiano di continuo e scarse opportunità di avanzamento. La ricerca dell'autore svela, però, che il presunto contrasto fra investimento nei dipendenti e prezzi bassi è infondato. Per centrare gli obiettivi di performance sul breve periodo, molte catene tagliano la manodopera. I dipendenti scarsamente motivati e poco formati spesso non riescono a star dietro alle proprie mansioni se lavorano in un contesto operativo complesso. Ne deriva un circolo vizioso, in cui vendite e profitti più bassi inducono i responsabili a tagliare ancora più dipendenti. Catene come QuikTrip, Mercadona, Trader Joe’s e Costco creano invece un circolo virtuoso di investimento sui dipendenti, operatività alle stelle, vendite e profitti più alti e budget più sostanziosi per la manodopera. Rendono anche il lavoro più efficiente e soddisfacente per i dipendenti, offrono una miglior assistenza ai clienti, e rafforzano vendite e profitti in quattro modi: semplificano le operazioni offrendo meno prodotti e promozioni, formano i dipendenti affinché sappiano svolgere mansioni diverse, eliminano gli sprechi tagliando ovunque tranne che nello staff e lasciano che i dipendenti prendano qualche decisione.Titolo originale: Why “Good Jobs” Are Good for Retailers, HBR, gennaio-febbraio 2012.

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