Elogio dello spot creativo

  • di Julia Kirby


  • Innovazione e Tecnologia


«Considerando le tecnologie in grado di ottimizzare la pubblicità e di piazzare i prodotti eludendo qualunque filtro, la possibilità di personalizzare i banner in funzione della ricerca, l’esistenza di aste in tempo reale per gli spazi sui media e il crescente uso di funzioni di localizzazione per i dispositivi mobili – scrive Julia Kirby – sarebbe facile concludere che la pubblicità è ormai tutta scienza e niente arte». Ma poi individua sei campagne che provano che la creatività in pubblicità non è mai tramontata.

Wonderful Pistachios, la cui pubblicità comprende memi come i filmati di YouTube in cui si vedono il famigerato tasso del miele e gli agenti del servizio segreto che gozzovigliano con delle prostitute.

Coca Cola China che ha creato un gioco per smartphone collegato alla tv per il mercato di Hong Kong.

La campagna Daily Twist di Nabisco per i biscotti Oreo, in cui il pubblico proponeva nuovi spot e i disegnatori dell’azienda creavano forme nuove per illustrarli.

Kia Motors America i cui spot sono popolati da criceti antropomorfi.

Marks and Spencer che ha introdotto la campagna “shwopping” dove Oxfam incoraggia a riciclare i vestiti.

Neiman Marcus e Target che si sono messe assieme su alcuni articoli e sono diventati gli sponsor esclusivi della serie Revenge della ABC.

 

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