Risolvere i problemi con l’aiuto delle comunità

  • di Francis Gouillart e Douglas Billings


  • Governance


Tradizionalmente le imprese hanno gestito i loro gruppi di riferimento con processi specifici: il marketing per i consumatori, gli approvvigionamenti dai rivenditori, lo sviluppo di politiche HR per i dipendenti, e così via. Il problema è che tali processi sono focalizzati sulla ripetibilità e la conformità, quindi possono condurre alla stagnazione. Invitare i vostri gruppi ad aiutarvi a risolvere i problemi e sfruttare le opportunità collettivamente – “co-creazione” – è un approccio migliore. Vi permette di attingere alle capacità e alle informazioni derivanti da grandi numeri di stakeholder e di sviluppare nuovi modi di produrre valore per tutti. 

L’idea è di fornire agli stakeholder delle piattaforme (dei forum fisici e digitali) su cui essi possono interagire, far sì che inizino a esplorare nuove esperienze e connessioni, e lasciare che il sistema cresca organicamente. Un’iniziativa di co-creation di Becton, Dickinson and Company dimostra come questo possa funzionare. Leader globale nelle siringhe, BD è partita con l’approfondire i suoi legami con gli ospedali clienti per aiutarli a ridurre l’incidenza delle infezioni da iniezioni a rischio e pratiche di smaltimento delle siringhe. Lo sforzo iniziò con un team interno inter-funzionale, portò a bordo i manager di approvvigionamenti e forniture con cui BD aveva delle relazioni e poi si estese ai leader della prevenzione-infezioni e della salute occupazionale degli ospedali. Alla fine i designer di prodotto, gli infermieri, i membri dello staff di sostenibilità e perfino i CFO degli ospedali usavano la piattaforma, aggiungendo dati che producevano best practice e meno infezioni.

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