ISTUD e Università di Tsinghua: un ponte tra made in Italy e Cina

di Redazione Mondo Formazione  |  Mercoledì, 26 Novembre 2014

 

Il prossimo 28 novembre Fondazione ISTUD, la più antica business school italiana, e la School of Economics and Management dell’Università di Tsinghua di Pechino, realtà che si posiziona da anni ai primi posti nei ranking universitari cinesi, presenteranno ufficialmente a Pechino – presso l’Ambasciata italiana – il piano di collaborazione e le attività di formazione congiunte per il 2015, alla presenza dell’ambasciatore italiano, dei vertici della Camera di commercio italiana in Cina e di una serie di primarie aziende italiane operanti nel mercato asiatico.

La partnership ISTUD-Tsinghua per l’anno 2015 prevede una serie di attività e progetti di alta formazione manageriale proposti nei due Paesi: si partirà a marzo nella Terra di Mezzo con un executive programme e un catalogo di seminari sui temi della gestione aziendale – dall’innovazione alla leadership e al marketing – destinati a senior manager di aziende italiane e joint venture italo-cinesi operanti in Cina. A giugno sarà il turno dell’Italia, quando verrà riproposto per il terzo anno consecutivo l’ISTUD Italian Excellence Programme: programma di alta formazione che nasce dalla collaborazione con la Tsinghua SEM School of Economics and Management, sull’economia, lo stile, gli affari e la cultura italiani a 360 gradi, tarato sulle esigenze specifiche e il quadro di riferimento dei manager asiatici. Il percorso sarà una full immersion di una settimana nel “bello e ben fatto” del Bel Paese, attraverso un fitto programma di lectures ed eventi mirati, company visits (tra queste Lamborghini, Elica, Yamamay ecc.) e testimonianze.

A settembre, sfruttando il grande volano di Expo, sarà lanciato un programma specifico di una settimana, sempre in Italia, che studierà e farà approfondire ai manager dell’Estremo Oriente i settori del food and wine: due tra le colonne portanti dell’Italia che vince nel mondo. Durante tutto l’anno infine saranno proposti scambi di visiting professor delle due faculty ISTUD e Tsinghua SEM e attività di formazione ad hoc su singole realtà aziendali in Cina come “L’Arte del Coraggio”, programma sulla leadership che ISTUD ha portato in Cina due anni fa, oltre che in collaborazione con la Tsinghua, anche per un gruppo di manager e imprenditori del Shunfung Group, gruppo di investimenti immobiliari e della ristorazione di lusso cinese. 

“Sappiamo che il rapporto Italia-Cina non è tutto rose e fiori e a volte c'è diffidenza da parte di molti marchi del Made in Italy a intrecciare rapporti con il Regno di Mezzo”, afferma Jlenia Ermacora, direttore delle Relazioni Internazionali di ISTUD. “Le difficoltà, riscontrate soprattutto in materia di contraffazioni e falsi dei prodotti, ha alzato una barriera tra una buona fetta delle imprese italiane e la Cina, privando il nostro made in Italy della possibilità di crescere in fatturati e allargare il mercato dell'export. Oggi serve creare un punto di riferimento affidabile che sia una garanzia infrangibile per tutto il nostro made in Italy di qualità che intende cimentarsi con la Cina. Un lavoro che il mondo dell’alta formazione dal nostro punto di vista può svolgere al meglio, essendo a volte anche anticipatore di tendenze che si affermeranno poi nel business e sui mercati”, conclude Jlenia Ermacora.

Al workshop del 28 novembre presso l’Auditorium dell’Ambasciata italiana a Pechino parteciperanno in qualità di relatori: Alberto Bradanini, ambasciatore d’Italia in Cina; Giulia Ziggiotti, segretario generale Camera di commercio italiana in Cina; Sergio Bertasi, vicepresidente Camera di commercio italiana in Cina; Ruipeng Ray DI, assistant dean School of Economics and Management Università di Tsinghua; Giuseppe Rao, consigliere all’innovazione tecnologica e industriale Ambasciata d’Italia in Cina; Marella Caramazza, direttore generale Fondazione ISTUD; Jlenia Ermacora, direttore Relazioni internazionali Fondazione ISTUD.

Redazione Mondo Formazione
PARTNER CENTER

 

     

Copyright © Strategiqs Edizioni, Harvard Business School Publishing.