Formazione on line: perché “no”!

di Ivan Fogliata  |  Martedì, 09 Febbraio 2016

Ivan Fogliata è analista finanziario e docente di InFinance, società di formazione e consulenza

L’attività formativa è spesso vista come un mondo da approcciare in modo univoco riguardo alle modalità di erogazione. A parere di chi scrive esistono invece almeno due mondi che costituiscono l’universo formazione. Tali mondi sono:

- Il trasferimento di nozioni

- Il trasferimento di skill.

Essi possono convivere o essere completamente indipendenti. Vediamo due esempi:

- Immaginiamo un corso di aggiornamento a nuove normative. Tale corso ha quale scopo principale quello di trasferire nozioni relative a uno specifico tema. Si tratta semplicemente di informazioni che devono essere acquisite senza sviluppare particolari competenze su di esse se non la consapevolezza della loro esistenza.

- Immaginiamo invece un corso di analisi di bilancio. Cosa pensiamo interessi ai partecipanti? Ricevere mere informazioni sulle modalità di riclassificazione di un bilancio oppure sviluppare skill su come trattare poste di bilancio più sensibili a sofisticazioni che elegantemente vengono definite “window dressing” o “smoothing”?

I due esempi di cui sopra fanno comprendere come il primo corso sia chiaramente erogabile con modalità “spersonalizzate” come l’erogazione on line mentre il secondo necessiti di una vicinanza fisica che consenta di poter trasferire le cosiddette “soft skill”; in altri termini ciò che definiremmo “insegnare il mestiere” dell’analista finanziario. Se ci pensiamo, è difficile immaginare un docente che davanti a una telecamera racconti di fattispecie “delicate” che hanno generato la sua esperienza; ma di fatto è proprio di quello che hanno bisogno i corsisti per evitare le “trappole” insite nei bilanci!

Un ulteriore aspetto che ritengo non vada sottovalutato è la composizione dell’aula: il giro di tavolo iniziale che consente di conoscere i partecipanti e capirne il “background” è di fondamentale importanza per un docente. Affrontereste nello stesso modo il tema del business plan con una platea di legali rispetto a una platea di imprenditori? Certamente no. L’erogazione on line non consente di poter eseguire questa importantissima fase di “fine tuning” iniziale che rende la formazione quell’attività “tailor made” che ne genera il valore aggiunto!

Queste argomentazioni non intendono ovviamente sminuire l’importanza della formazione on line ma puntano a far comprendere come non tutta la formazione sia “spersonalizzabile”. Il medesimo docente, di fronte a un’aula o a una telecamera, erogherà formazione sullo stesso tema con un approccio del tutto differente col rischio, nel secondo caso, di restringere l’esposizione a un mero approccio dottrinale riducendo fortemente il suo valore aggiunto.

 

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