Chi studia le aziende all’avanguardia nella gestione dei dati ritiene che abbiamo già superato due ere per quanto riguarda l’impiego delle analitiche, che potremmo chiamare “prima dei Big Data” e “dopo i Big Data”, e stiamo entrando in una terza, caratterizzata da una decisione di ampia portata: quella di estendere la raccolta e l’analisi dei dati non solo alle operazioni dell’azienda ma anche ai suoi prodotti e servizi.
Questo spostamento strategico del focus comporta un nuovo ruolo per le questi strumenti. Le aziende dovranno infatti riconoscere una serie di rischi connessi a questo ampliamento e rispondervi con nuove competenze, figure professionali e priorità. Tra i requisiti della nuova era possiamo citare:
Molteplici tipologie di dati, spesso combinate tra loro
Una nuova serie di opzioni di management
Tecnologie e metodiche di analisi più rapide
Analitiche incorporate
Data discovery
Team interdisciplinari per la gestione dei dati
Creazione di un Chief Analytics Officer
Analitiche prescrittive
Analitiche su scala settoriale
Nuove modalità di decisione e di gestione
Queste nuove capacità non possono essere sviluppate sulla base di una concezione superata della funzione delle analitiche in rapporto al business. Il modello Big Data ha rappresentato un enorme passo avanti, ma il vantaggio che fornisce non durerà ancora a lungo. Le aziende devono ancora una volta ripensare a fondo il ruolo dell’analisi dei dati nella creazione di valore per se e per i propri clienti.