Yang assunse la guida di Lenovo (Legend in precedenza) nel 2001, quando il suo fondatore Liu Chuanzhi passò alla presidenza. Rimase in carica tre anni prima di succedergli a sua volta come presidente della società e insieme organizzarono nel 2005 la stupefacente acquisizione del settore personal computer di IBM che portò di colpo l’azienda cinese al terzo posto tra i produttori di computer a livello mondiale. Nel 2009, sotto i colpi della recessione globale, il board chiese a Yang di riprendere la funzione di CEO, funzione che mantiene a tutt’oggi.
Fedele alla strategia che l’azienda definisce “proteggere e attaccare” – difendere il mercato core dei pc (di cui Lenovo è oggi il maggior produttore mondiale) e contemporaneamente espandersi in nuove aree come quella della telefonia mobile e del cloud computing – Yang ha invertito la tendenza. A inizio 2014 Lenovo ha investito 2,3 miliardi di dollari per acquisire da IBM il business dei server di fascia bassa e 2,9 miliardi per la Motorola Mobility di Google.
In questa intervista Yang parla con il redattore capo di HBR di queste acquisizioni, delle innovazioni di Lenovo, della concorrenza e di altro ancora.