Man mano che i team sono diventati più diversificati, distanziati, digitali e dinamici con il passare degli anni, anche collaborare al loro interno ha rivelato una maggiore complessità. Malgrado debbano affrontare sfide nuove, il loro successo dipende sempre da un nucleo di competenze chiave. Come hanno evidenziato gli studi specialistici avviati da J. Richard Hackman negli anni ’70, ciò che ha maggiore importanza non è il carattere o il comportamento dei singoli membri ma un orientamento convincente e una struttura forte del team nonché un contesto che sia di sostegno. I lavori di Haas e Mortensen confermano come queste “condizioni preliminari” siano più che mai necessarie ai team di oggi. La loro ricerca evidenzia anche come questi siano particolarmente esposti a due problemi corrosivi: l’incompletezza delle informazioni e la mentalità “noi contro di loro”. Per evitare queste trappole serve una nuova condizione preliminare, una mentalità condivisa.
L’articolo descrive dettagliatamente ciò che un team leader deve fare per costruire i quattro pilastri del successo. Ad esempio, per promuovere una mentalità condivisa deve incentivare un’identità e una visione comune tra i membri del gruppo mediante tecniche come quella del “tempo strutturato destrutturato”. Gli autori illustrano anche come valutare l’efficacia di un team e forniscono un test che i leader possono fare per verificare quello che funziona e quello che invece può essere migliorato al suo interno.