Negli ultimi venticinque anni, i maggiori produttori di apparecchiature iniziali (OEM) del mondo hanno delegato a una manciata di fornitori di primo livello la gestione delle loro supply chain. Anche se un approccio di questo tipo libera le OEM dall'incombenza di creare e supervisionare i sottosistemi della catena, fa arrivare i prodotti più velocemente sul mercato e aiuta i produttori ad assicurarsi sconti più ampi sui volumi, la pratica si è spinta troppo oltre. In questo articolo, il docente dell'Università Statale dell'Arizona, Choi, e un ex chief procurement officer di LG Electronics, Linton, espongono i pericoli che possono derivare dall'attribuire così tanto potere ai fornitori di primo livello: un indebolimento della capacità delle OEM di controllare i costi, di rimanere al passo di importanti innovazioni tecnologiche e delle variazioni nella domanda e, infine, di assicurarsi che i fornitori operino in modo sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.Per una OEM, la soluzione consiste nell'instaurare rapporti diretti con alcuni fornitori chiave di livello inferiore. Nello specifico, una OEM dovrebbe stringere questo tipo di legame con quei fornitori che hanno un impatto significativo sul costo dei beni venduti, un forte potenziale di innovazione, presentano rischi di sostenibilità e possono fornire una serie di indicazioni su alcuni trend importanti. Mettere in pratica un approccio di questo tipo non è facile, in quanto richiede un rimodellamento dell'intera funzione degli acquisti, ma è essenziale per quei produttori che vogliono stare un passo avanti ai propri competitor.Titolo originale: Don’t Let Your Supply Chain Control Your Business, dicembre 2011.