I professionisti delle Risorse umane continuano a considerare la Cina come una delle destinazioni più dure per chi espatria. Nell’opinione comune, le difficoltà di chi emigra vanno ascritte, all’incapacità di adattamento culturale, a problemi famigliari e a un sostegno inadeguato da parte della sede centrale. Questi fattori esistono, ma esiste anche una spiegazione più profonda: molti dirigenti distaccati in Cina sono male equipaggiati per affrontare le sfide così particolari poste dal Paese. Anche se tutti si dichiarano a favore di questi obiettivi, infatti, il livello di comprensione pratica della Cina rimane scandalosamente basso nelle stanze dei bottoni, e i contenuti relativi alla Cina nella maggior parte dei programmi delle scuole di business restano limitati.Nell’articolo vengono, quindi, proposte cinque lezioni che mostrano come CEO espatriati in Cina siano riusciti a modificare i luoghi comuni per affrontare le principali sfide poste da questo Paese. Aumentare le probabilità di successo degli espatriati, infatti, dipende più dallo sviluppo più ampio di una cerchia di candidati qualificati e dall’aumento delle conoscenze relative al Paese piuttosto che dall’imbattersi nei rari individui con il profilo giusto per riuscire in Cina.