Può essere difficile da capire per chiunque al di sotto dei 40, ma per risparmiare denaro le aziende non hanno sempre dovuto buttar fuori le persone. IBM era famosa per "il lavoro a tempo pieno", ma poi i suoi primi licenziamenti nei primi anni '90 hanno cambiato per sempre la strategia. Negli ultimi 20 anni, è diventata (si suppone) buona pratica di gestione quella di tagliare i costi del personale - ricordate i tagliatori di teste come Al "Chainsaw" Dunlop? Il prezzo delle azioni della società aumentava ogni volta che venivano annunciati tagli.Ma poiché siamo di fronte a un futuro caratterizzato da risorse petrolifere limitate e aumento dei prezzi delle materie prime, le aziende si renderanno presto conto di essere spesso "ingrassate" nei costi energetici e di gestione dei rifiuti piuttosto che per quanto riguarda il personale.Mi auguro che le cose siano diverse oggi dai tempi della Dunlop, ma quando questo rallentamento è iniziato, le aziende hanno fatto a gara per tagliare il personale in vista di un futuro calo delle vendite e dei profitti.
E non sembra essere venuto in mente ad alcuno che i licenziamenti avrebbero accelerato la recessione poiché i lavoratori licenziati –che sono anche consumatori - non avrebbero avuto soldi da spendere. Entrando in quella che sembra essere una ripresa senza occupazione, ci si rende conto che i licenziamenti non sono sempre la risposta giusta.Non posso dire con assoluta certezza che il risparmio energetico eliminerà la necessità di tutti i licenziamenti. Se il vostro calo delle vendite è del 50 per cento, come è successo ad alcune case automobilistiche, non potrete permettervi di tenere tutti i dipendenti. Ma i licenziamenti possono anche costare alla società più di quanto si risparmia.
Sulla scia della recessione dei primi anni del 2000, Bain & Company ha condotto uno studio sui costi reali delle riduzioni di personale. La loro conclusione: se il lavoro aumenta nuovamente in un periodo tra sei e diciotto mesi, si perdono soldi e competenze. I risultati del risparmio, hanno detto, comprendono "i pacchetti di licenziamento, il temporaneo calo di produttività o di qualità, i costi di riassunzione e riqualificazione che compensano il risparmio di breve termine".Il reporter di Fortune Geoff Colvin ha analizzato tutti i costi dei licenziamenti, che, sottolinea, le aziende equiparano erroneamente con i soli costi legati allo scioglimento del rapporto di lavoro. Colvin considera i costi della brand equity e di immagine esterna, di leadership, di riassunzione, e i miei favoriti, i costi etici.Per restare forti in tempi duri, per trovare opportunità di ridurre i costi in modo intelligente, e innovare per il futuro, avrete bisogno di avere tutti a bordo. Minare così il morale può non essere una grande idea. Avrete anche bisogno di persone con una profonda conoscenza del business - e i licenziamenti in massa conducono alla perdita di informazioni storiche e conoscenze. In molti casi, c'è un altro modo (o almeno due) per ridurre i costi del personale nel breve termine. Alcune aziende, per esempio, stanno pagando tutti un po’ meno, piuttosto che ricorrere ai licenziamenti.Altri stanno cercando di contenere i costi facendo ricorso all’innovazione. Invece di sbarazzarsi delle persone con una solida conoscenza del business, prendono in considerazione la possibilità di assegnare al personale il compito di “innovare sui temi ambientali”, sia per controllare i costi che per creare nuovi prodotti. Ad alcuni dipendenti sotto-utilizzati viene assegnato il compito di capire le esigenze dei “clienti verdi” e ripensare i prodotti e i servizi per colmarne le lacune.
Ne vengono spostati altri a concentrarsi sulle attività operative e sulla ricerca di modalità per tagliare costi di gestione dei rifiuti.In un altro articolo di Fortune, il guru Ram Charan ha riferito che Nalco, una società di trattamento delle acque e di servizi ambientali, ha scelto un percorso che si muove lungo queste linee. L'azienda ha spostato un gruppo di risorse da un’area del business in declino mettendoli al lavoro sul controllo dell'inquinamento. E l'amministratore delegato di una media azienda di prodotti di consumo mi ha detto che il suo dipartimento IT aveva ridotto efficacemente i costi energetici, al punto di risparmiare circa il 15% dei costi del dipartimento, o l'equivalente di uno su sette dipendenti.Le aziende che trovano un modo per preservare riserve di cassa e mantenere il livello d’occupazione delle risorse, possono ripartire con la crescita più velocemente quando l'economia si riprende.Tom Pincince, il fondatore della Digital Lumens, una società di eco-illuminazione, mi ha detto: "Preferisco risparmiare un kilowatt che licenziare una persona".