Il Knowledge Management, inteso come processo che consente di rendere esplicita la conoscenza tacita degli individui fino a farla diventare conoscenza collettiva dell’organizzazione, riporta alla centralità delle persone per creare valore attraverso le competenze intellettuali. Questa prospettiva richiede che tutti gli attori operanti sul mercato (istituzioni, imprese ed associazioni ) cooperino e facciano sistema per consolidare, migliorare e valorizzare il patrimonio intellettuale delle organizzazioni. La ricerca sul tema del knowledge management voluta dalla Provincia e dall’Assoimprenditori di Bolzano, con il coinvolgimento di 85 aziende, ha fatto emergere uno scenario che enfatizza più gli strumenti a supporto della comunicazione e della trasmissione di informazioni, piuttosto che i processi per condividere, organizzare e diffondere la conoscenza esplicita ed implicita. Si evidenzia in tal modo che: le nuove tecnologie non sono pienamente efficaci se non sorrette da una visione strategica e da un sistema aziendale che integri le leve organizzative ed informatiche lungo il processo di knowledge management; a fronte di una diffusa consapevolezza della necessità di valorizzare le conoscenze tacite delle persone, in concreto le pratiche anche di valore non sono però organiche ed hanno una diffusione «a macchia di leopardo» . Si delinea comunque un modello di knowledge management orientato a combinare in modo equilibrato e organico strumenti organizzativi e informatici adeguati alla gestione e al trasferimento strutturale della conoscenza, il tutto in coerenza con il modello di business di ogni specifica azienda. Anche le best practice presenti qua e là nelle aziende, rischiano di non esprimere compiutamente il loro valore se non inserite all’interno di un sistema di gestione della conoscenza organizzato, che lo qualifica come uno dei processi fondamentali per la generazione di vantaggio competitivo per l’impresa.