Alla fine del 2014 il presiden- te di Kering Francois-Henry Pinault chiama Marco Bizzarri a ricoprire la carica di Ceo del Gruppo Gucci che, con i suoi 3,5 miliardi di fatturato e 1,2 di utili, rappresenta il fiore all’occhiello del colosso mondiale della moda. Bizzarri non è nuovo al settore del lusso: è infatti stato a capo di Stella McCartney e di Bottega Veneta, ed è già Ceo della Divisione Lusso di Gucci. Ma la sfida che lo attende è grande: il marchio è certamente ancora forte, ma sta perdendo quote di mer- cato e il suo appeal verso il
mondo della moda e del lusso si sta appannando. E il tempo stringe.
Il nuovo Ceo non perde tempo, nomina un nuovo Direttore Creativo con il compito di restituire smalto a un marchio che nel suo passato è sem- pre stato all’avanguardia e ha in molti casi definito i trend. Incontra 3.000 degli 11.000 dipendenti per capire le loro esigenze e i loro punti di vista. Mette al centro del progetto di rilancio le persone, esaltando- ne qualità e talenti. Riaccende la motivazione utilizzando in modo intenso gli strumenti del coinvolgimento e la comunica- zione interna.
In pochi mesi i risultati si fanno vedere. Le nuove collezioni fan- no scalpore, gli ordini fioccano, i risultati sorprendono. In que- sto articolo Bizzarri racconta la sua straordinaria esperienza.