Qual è la vera pietra di paragone del valore di un leader? Per HBR sono i risultati che produce sul lungo periodo. Per valutare chi è all'altezza tra i CEO inseriti nella classifica S&P Global 1200, ne abbiamo analizzato la performance durante tutto il periodo di permanenza in carica, per poi catalogarli dal migliore al peggiore. In questo numero vi sveliamo chi ha guadagnato le prime 100 posizioni.
Nella nostra analisi abbiamo tenuto conto del ritorno per gli azionisti generato da ciascuno dal primo giorno di nomina, nonché dei movimenti nella capitalizzazione di mercato di ciascuna azienda. Abbiamo poi corretto lo shareholder return rispetto al settore e al Paese in cui l'azienda è attiva, in modo da controbilanciare gli aumenti riconducibili meramente al fatto di operare in un mercato caldo. Inoltre per tenere conto dei molti aspetti della leadership che vanno al di là del successo economico abbiamo inserito una misura della performance ambientale, sociale e di governance, basata sul rating della società di ricerca per gli investimenti Sustainalytics.
A nostro parere, in un'epoca di big data e accresciuta trasparenza, a consumatori e investitori non basta conoscere il prezzo delle azioni di un'azienda, vogliono conoscerne cultura e valori. E, come sottolinea il CEO numero uno nella classifica di quest'anno, Lars Sørensen di Novo Nordisk, i due aspetti sono inestricabilmente legati: “Sul lungo periodo le questioni sociali e ambientali diventano questioni economiche”.
Nell'intervista a HBR Sørensen, con il basso profilo che lo caratterizza, condivide le sue posizioni in materia di strategia controintuitiva, legame con i lavoratori e gestione di una tripla bottom line.