Alcuni creativi sembrano impermeabili agli input altrui. Ma di fatto non è questa apparente arroganza a renderli poco accessibili. Le loro resistenze potrebbero avere a che fare meno con l’ego che con il senso di identità.
Un sottogruppo dei professionisti della creatività si identifica come “artista” e questo significa che dà valore a tre fattori: avere uno stile unico in modo che il proprio lavoro porti un’impronta inconfondibile; partecipare alla realizzazione del concept creativo e non affidarlo ad altri ed essere riconosciuti in termini non commerciali.
A chi lavora con questi artisti gli autori suggeriscono quattro tattiche:
Proporre suggerimenti generali. Un artista può percepire le idee specifiche e completamente sviluppate come tentativi di imporre un controllo creativo. Se invece seminate soltanto il germe di un concept ispirerete un impegno continuo.
Contenere il proprio entusiasmo. Non dimostrate di investire eccessivamente sulle vostre idee. Con gli artisti funziona meglio un atteggiamento spassionato.
Differire la presa di decisioni. Date loro molto tempo per valutare i suggerimenti che li riguardano.
Mostrare rispetto e vicinanza. Riconoscere le precedenti idee e opere dell’artista.