Grazie a potenti approcci ideativi quali il design thinking e il crowdsourcing le aziende sono in grado di ottenere una grande quantità di nuovi concept generati sia internamente sia esternamente da clienti, progettisti e scienziati; il tutto in modo incredibilmente facile e relativamente economico. E tuttavia molte organizzazioni ancora faticano a identificare e cogliere opportunità importanti. Questo avviene perché i grandi cambiamenti tecnologici e sociali mettono profondamente in crisi la maniera convenzionale di discernere che cosa ha valore, rendendo obsoleti i criteri utilizzati dalle aziende per identificare i problemi dei clienti che esse possono risolvere. I manager necessitano di nuovi criteri di valutazione che permettano loro di individuare quali idee presentano reali potenzialità.
Grazie alla ricerca e alla collaborazione con 24 aziende che sono riuscite a catturare grandi opportunità, l’autore ha individuato un processo per creare di tali criteri che si fonda non sull’arte dell’ideazione ma su quella della critica e coinvolge i dipendenti stessi dell’azienda: questi vengono aiutati ad articolare le loro visioni individuali, che poi sono confrontate e discusse prima in coppia e poi all’interno di un gruppo, in modo da distillarne un numero ristretto di proposte migliorate. Il parere degli esterni entra in gioco solo alla fine del processo.