Negli Stati Uniti le aziende quotate chiudono a ritmo sempre più accelerato: una su tre esce dal listino entro cinque anni. Perché? Gli autori ipotizzano che il motivo sia l’incapacità di adattarsi alla crescente complessità dell’ambiente in cui operano, sbagliando nell’interpretarlo, nel selezionare gli approcci strategici o i comportamenti e le capacità soggiacenti a un approccio sostenibile.
Sulla base di una ricerca all’intersezione tra strategia di business, biologia e analisi dei sistemi complessi, Martin Reeves e Daichi Ueda di BCG insieme al biologo di Princeton Simon Levin espongono sei principi che danno solidità ai cosiddetti sistemi adattivi complessi, principi che sono direttamente applicabili al business. Le aziende devono:
Mantenere eterogeneità di persone, idee e iniziative.
Optare per una struttura modulare composta da elementi relativamente indipendenti.
Salvaguardare la ridondanza di tali componenti.
Aspettarsi le sorprese ma ridurre l’incertezza.
Creare circuiti di feedback e meccanismi adattivi che garantiscano la variazione, selezione e propagazione delle innovazioni.
Promuovere fiducia e reciprocità all’interno dei loro ecosistemi di business.
L’aumento della mortalità aziendale rappresenta una minaccia crescente ed è probabile che nel futuro prevedibile le forze alla base del fenomeno rimangano considerevoli. Capire e applicare i principi che rendono più solidi i sistemi adattivi complessi può fare la differenza tra sopravvivenza ed estinzione.