Pensare in modo ardito e innovativo è essenziale alla crescitae la maggior parte delle persone – non solo pochi geniali “visionari” – è in grado di farlo. Lo afferma Adam Grant della Wharton School, la cui ricerca mostra come sia possibile sviluppare questa capacità creando all’interno della propria azienda una cultura anticonformista.
Per prima cosa date licenza ai dipendenti di sbrigliare la fantasia: un gran numero di idee diverse convergerà alla fine in quelle di migliore qualità. Per aiutare le persone a sognare una varietà di nuovi prodotti, strategie e soluzioni incoraggiatele ad adottare il punto di vista, per esempio, di un concorrente e fate in modo che generino le idee individualmente (i brainstorming di gruppo tendono a creare conformismo sui gusti maggioritari).
Una volta emersa un’ampia messe di idee, chiedete alle persone giuste un feedback su quali debbano essere portate avanti. Le persone giuste sono altri innovatori con una serie di discernimenti vincenti alle spalle. Si può addirittura fare un concorso in cui una giuria formata da vostri pari e da altri esperti della materia valuti le proposte e suggerisca miglioramenti.
Se è importante creare una cultura dell’originalità, altrettanto lo è coltivarla. Puntate quindi a equilibrare la coesione culturale (che migliora la presa di decisioni) con il dissenso creativo (che impedisce a una cultura forte di trasformarsi in culto). Sul lungo termine è la capacità di coniugare questi due approcci che può far emergere grandi idee.