Si possono fare assunzioni clamorosamente sbagliate quando i manager si lasciano ingannare dalle prime impressioni. Ma come potete scavare sotto la superficie nel corso di una breve intervista? Dovete focalizzarvi sui comportamenti anziché sui dichiarati. Per esempio, se il candidato si definisce “un giocatore di squadra”, riconosce i meriti di altre persone quando parla del proprio lavoro? Andate oltre quello che dice e concentratevi su come lo dice. Fate attenzione ai segnali non verbali che indicano disprezzo, superiorità e mancanza di rispetto, come l’uso del contatto visivo quando parla con un’altra persona ma non quando l’ascolta o tenta di prevaricarla. Ecco un’altra domanda rivelatrice: chiedetegli di descrivere il collega che gli sta meno simpatico. Lo etichetta con una parola sola (per esempio, “difficile”o “micro manager”), o presenta una visione più articolata della situazione (per esempio “abbiamo avuto una discussione su come svolgere il lavoro perché venivamo da due scuole di pensiero diverse”)?
Adattato da “How to Hire Without Getting Fooled by First Impressions”, di Tanya Menon e Leigh Thompson