Durante una fusione, i senior manager possono avere la tentazione di imporre incarichi precisi o di assumere consulenti che facciano tutto il lavoro pesante. Questo approccio, però, nega ai top leader la possibilità di lasciare che i loro manager crescano e migliorino. Inoltre, tenersi i leader già operativi è il modo migliore per costruire un team che sappia tirare fuori il meglio dall'organizzazione nuova che nascerà.Le aziende possono massimizzare le opportunità di crescita contenute in una fusione lavorando allo sviluppo di tre aree specifiche della leadership. La prima, che è quella dell'allineamento, si ottiene redigendo quello che gli autori chiamano “intenzione della fusione”, che serve a chiarire cosa ci si aspetta da ciascuno su entrambi i versanti dell'affare. La seconda, eseguire in modo disciplinato, consiste nell'assegnare ai collaboratori con un alto potenziale ruoli critici a breve termine e lasciare che fortifichino le proprie capacità. Richiede anche la fissazione di obiettivi immediati e sfidanti per i team, nel tentativo di migliorarne i risultati. La terza area della leadership, costruire un team di prima scelta, spinge i top manager a condurre una valutazione generale del talento presente sui due versanti dell'affare e creare un team che unisca il meglio del meglio.Il processo di integrazione può essere pesante dal punto di vista emotivo e difficile. Dare ai leader intraprendenti la possibilità di lavorare sotto pressione darà risultati in termini di leadership di cui l'azienda beneficerà per gli anni a venire.Titolo originale The Merger Dividend, Luglio-Agosto 2011