La pressione per la crescita del fatturato è così intensa che la maggior parte delle aziende dedicano troppa attenzione all’espansione e troppo poca alla costruzione di capacità differenzianti. Alcune imprese partono dalla direzione opposta: prima stabiliscono che cosa sanno fare meglio di chiunque altro, e poi affinano quelle capacità (da un minimo di tre a un massimo di sei) finché non diventano eccellenti e interconnesse. Per loro, la strategia consiste nell’allineare ciò che sanno fare bene con le giuste opportunità di mercato – e il mercato le premia con dei ritorni superiori protratti nel tempo.