La valutazione del proprio posizionamento deve divenire un’attività svolta periodicamente in ogni azienda che opera nel segmento premium. Secondo gli autori, Simon e Zatta, l’esperienza insegna che imprese premium leader raramente prendono sul serio le minacce provenienti dai segmenti bassi del mercato. E consigliano: se siete un produttore premium evitate una tale arroganza e miopia.L’analisi del segmento ultraeconomico può assicurare il successo nel futuro. Non è da escludere che i prodotti presenti nei segmenti di prezzo ultraeconomici dei Paesi emergenti saranno presenti in un futuro non distante nei Paesi industrializzati. La Tata sta ad esempio sviluppando varianti della Nano che soddisfano le norme europee o americane.Pertanto imprenditori e manager che valutano l’entrata nel segmento ultraeconomico non devono considerare solo l’attrattività di questo segmento, che considerato isolatamente può essere bassa, ma anche l’impatto che esso può avere sui segmenti a prezzi superiori. La decisione di quali segmenti di mercato occupare ha una portata strategica di lungo periodo e deve pertanto essere valutata con cautela. Stabilire una posizione di mercato forte richiede un impegno di lungo periodo. Chi entra in un segmento deve pianificare di restarci a lungo. I clienti non gradiscono se ci si ritira dopo poco da un segmento lasciandoli soli con i prodotti acquisiti.