Qual è la vera chiave di una prestazione d’élite? Secondo Graham Jones, psicologo dello sport diventato executive coach, i grandi atleti e gli uomini d’affari hanno in comune un tratto caratteristico: la resistenza mentale. Le persone che diventano campioni non necessariamente sono più dotate di altre; sono soltanto maestre nel gestire la pressione, nel perseguire meticolosamente gli obiettivi e nel portarsi sempre più avanti degli avversari. Jones, che è stato consigliere di sportivi che hanno conquistato delle medaglie olimpiche, e di dirigenti di aziende dell’elenco Fortune 500, vede molti parallelismi tra il campo del business e quello dello sport, soprattutto nel comportamento delle persone che assurgono ai vertici. Queste «stelle» hanno imparato ad amare la pressione cui sono sottoposte perché le sprona a raggiungere i risultati. Centrate su se stesse e autodirette, si concentrano sulla propria eccellenza e dimenticano il resto. Non si lasciano distrarre dalle vittorie o dalle sconfitte altrui e nemmeno da una tragedia personale estranea al campo di gara. Come Darren Clarke, il giocatore di golf che ha guidato la sua squadra alla vittoria nella Ryder Cup poco tempo dopo la morte della moglie amata, i grandi performer sono maestri nel separare i diversi compartimenti. Le superstar si risollevano più facilmente da una sconfitta, osserva Jones, perché non indulgono all’autoflagellazione. Una delle chiavi del loro successo è un’inalterabile concentrazione sul lungo periodo e un’attenta pianificazione degli obiettivi a breve termine che li aiuteranno a raggiungere i traguardi principali. La competizione non li scoraggia, anzi la usano per mettersi alla prova, e non smettono mai di lottare. Anche dopo essersi affermati come punto di riferimento nel proprio campo, continuano a coltivare il loro vantaggio reinventando se stessi. Le star degli affari e dello sport riconoscono anche l’importanza di celebrare le proprie vittorie. Non è importante soltanto la ricompensa emotiva: chi ha le prestazioni migliori si sofferma anche ad analizzare i fattori alla base del proprio successo e questo aiuta ad accumulare esperienza e fiducia in se stessi. (Titolo originale: How the Best of the Best get Better and Better, HBR June 2008)